BALLETTO CIVILE è un collettivo nomade di performers.

Fondatori

Michela Lucenti

michela-lucentiUna forte tensione etica anima il lavoro di Michela Lucenti, ex esponente del gruppo l’Impasto e dal 2003 capofila di una formazione di danzatori-attori significativamente denominato Balletto Civile.  Il senso artistico del mio fare si accompagna a un profondo senso etico – dichiara Michela Lucenti – Non dimentico la necessità di danzare ogni giorno, ma questo non deve prescindere dal creare situazioni che provino a farci crescere ogni giorno come uomini e donne. Altrimenti di cosa può parlare la nostra danza?”. 
Da questo alto intendimento del proprio operare artistico nascono spettacoli singolarissimi, dove danza e teatro si integrano con il canto – canti popolari, cori sacri, canzoni della tradizione italiana – inventando un nuovo stile di  movimento narrativo” che ha fatto di questa compagnia una delle più originali oggi presenti in Italia.
Anche l’elemento materico primordiale – quei quintali di sabbia, litri di acqua, distese di mais, il fuoco, cascate di petali di fiori che costituiscono l’ambientazione degli spettacoli di Balletto Civile – fornisce un tratto concreto e popolare alla danza.

dal brano di Elisa Vaccarino tratto dalla presentazione dello spettacolo Creatura -Biennale di Venezia 2008

 

Michela Lucenti incontra il lavoro della compagnia di Pina Bausch attraverso i suoi danzatori Beatrice Libonati e Jan Minarik, conoscenza importante che segnerà profondamente le sue scelte. Frequenta la Scuola Biennale del Teatro Stabile di Genova. Contemporaneamente incontra l’ultima fase del lavoro di ricerca di Jerzy Grotowski, attraverso gli insegnamenti di Thomas Richards.

Come naturale prosecuzione dell’esperienza de L’IMPASTO Comunità Teatrale Nomade, frutto della lunga collaborazione artistica con Alessandro Berti, nel 2003 fonda il progetto BALLETTO CIVILE.

Nasce così un equipe di lavoro per la produzione e la formazione, per approfondire l’idea di un proprio teatro totale privilegiando il canto dal vivo originale e il movimento fondato sulla relazione profonda tra gli interpreti.

Il primo spettacolo nell’aprile 2003 è Il Corpo Sociale/Psicoshow II Parte, coreografia di Michela Lucenti. In occasione del trentennale della strage di Piazza della Loggia debutta a Brescia nel maggio 2004 un’ulteriore fase del lavoro sulle Troiane in collaborazione con Università Cattolica di Brescia e Danzarte.

Nel luglio 2004, prodotto con CSS Teatro Stabile d’Innovazione del FVG e con Seas Project (Intercult, Stoccolma), debutta al Mittelfest di Cividale del Friuli,  I Topi di Michela Lucenti e il Balletto Civile, uno dei tre capitoli che insieme a Bar West di Alessandro Berti e Post it costituiscono Cantiere West.

I Topi prosegue il suo percorso produttivo a tappe (Cividale, Danzica, Kaliningrad, Udine, Ljubljana) e proseguirà nella tournée Italiana e nella nuova fase del  Seas Project 2005.

Nel gennaio 2005 al Teatro Piccolo Regio di Torino debutta come interprete e coreografa nello spettacolo The Sound of Voice scritto da Philipp Glass (prima europea) con la regia di Valter Malosti e con l’ensemble Sentieri Selvaggi.

Il 7 maggio 2005 il BALLETTO CIVILE, in collaborazione con Università Cattolica di Brescia e Danzarte, debutta al Teatro Santa Giulia di Brescia, con lo studio conclusivo del percorso sulle Troiane, con lo spettacolo Ketchup Troiane.

Nel mese di ottobre il BALLETTO CIVILE autoproduce Salomon/Il padre dei padri, che debutta in forma di studio a Brescia all’interno del Festival Danzarte.

A novembre 2005 Maurizio Camilli vince il Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti alle arti sceniche come interprete e autore dello studio spettacolo ‘Ccelera! che debutta in forma definitiva nell’agosto 2006.

A novembre 2006 debutta lo spettacolo Disco Pigs  di Enda Walsh coprodotto con il Teatro Stabile di Torino, progetto che vede impegnati nella creazione parte del Balletto Civile con le coreografie di Michela Lucenti (anche interprete) e la regia di Valter Malosti.

Nel giugno 2006 Michela Lucenti firma le coreografie ed è interprete dello spettacolo Ecce Homo, regia Valter Malosti.

Nel luglio 2006 debutta all’Ortigia Festival I Sette a Tebe liberamente tratto dall’opera di  Eschilo, di cui è ideatrice e  coreografa. Al Teatro Carignano di Torino nel marzo 2007 debutta Macbeth di William Shakespeare di cui Michela Lucenti firma le coreografie con regia di Valter Malosti  e con interpreti  gran parte del cast del BALLETTO CIVILE.

A maggio 2007 debutta al Festival Andersen lo spettacolo Battesimi, ideazione e coreografia di Michela Lucenti. A giugno 2007 il direttore della Biennale di Venezia Settore Danza Ismael Ivo chiama Michela Lucenti al suo fianco per lo spettacolo Il mercato del corpo.

Nell’estate-autunno 2007 (Palmaria, 5 Terre, Caserta Vecchia, Bologna, Modena, La Spezia) prende il via lo studio e la ricerca del Progetto installativo Creature di cui Michela Lucenti cura l’ideazione e la coreografia.

A giugno  2008 debutta lo spettacolo Creatura alla Biennale di Venezia Festival Danza ideazione e coreografia Michela Lucenti.

Nell’estate 2008 nel corso del Festival Aria debuttano i primi studi dello spettacolo Horror Vacui di cui Michela Lucenti firma le coreografie.

A gennaio 2009 debutta lo spettacolo Col sole in fronte scritto e interpretato da Maurizio Camilli con la messa in scena e scrittura fisica di Michela Lucenti che riceve nel giugno 2010 il Premio Nazionale della Critica ANCT.

A febbraio 2009 debutta in anteprima a Torino lo spettacolo I Prodotti, ideazione e regia di Michela Lucenti e Leonardo Pischedda e coreografie di Michela Lucenti.

A inizio giugno 2009 debutta a Castrovillari Animali Vivi il primo Slum del progetto Detriti ideazione e coreografia Michela Lucenti.

Dal 2009 la Compagnia è in residenza artistica presso la Fondazione Teatro Due di Parma.

Nel giugno 2010 Balletto Civile partecipa con un ensemble di coreografi, tra cui Ismael Ivo e Wayne McGregor, alla coreografia Ballo Sport commissionata dall’Accademia Nazionale di Danza.

Nel giugno 2010 Balletto Civile grazie all’ideazione de L’Ala vince il Creole Prize, Progetto Europeo promosso dall’Università S.Chiara di Siena, che prevede nel corso della stagione 2010/11 la creazione di cinque performance in cinque differenti paesi europei ( Romania, Francia Ungheria, Polonia, Italia ).

A novembre 2010 debutta lo spettacolo L’Amore segreto di Ofelia di Steven Berkoff per la prima volta rappresentato in Italia, messa in scena e interpretazione di Michela Lucenti e Maurizio Camilli.

Nell’inverno 2010 comincia il Progetto Corpo a Corpo che mira alla formazione e costituzione di un nuovo assetto della  compagnia, allargata per affrontare l’allestimento di due nuove produzioni, Woyzeck Ricavato Dal Vuoto e Il Sacro della Primavera che hanno debuttato nel corso dell’estate/autunno 2011.

Michela Lucenti con lo spettacolo IL SACRO DELLA PRIMAVERA, nell’ambito del  Premio Roma Danza 2011 , è stata premiata dalla giuria internazionale presieduta da Ushio Amagatsu con il prestigioso  Contributo alla produzione per la creazione di una coreografia inedita per il Washington Ballet(da realizzarsi a Washington DC – USA nella primavera 2013).

Nel Gennaio 2012 debutta lo spettacolo  Non si uccidono così anche i cavalli? , progetto prodotto dal Teatro Due di Parma in collaborazione con Balletto Civile per la regia di Gigi Dall’Aglio e la scrittura fisica di Michela Lucenti (anche interprete), che vede impegnati 13 performers della compagnia.

Maurizio Camilli

maurizio-camilliLo vedi e pensi a Pietro Maso. Ma non solo. Non soltanto. Qui non c’è solo la fabbrichetta di famiglia che il nonno ha costruito, il padre ha consolidato ed il figlio vuole dilapidare in piaceri e gioie terrene. In definitiva la vita è una sola. E il “nostro” Maurizio Camilli, sua la drammaturgia, alla fine, ci è simpatico. Parteggiamo per lui (…) Siamo ormai “compagni di merende”, un tutt’uno, noi la folla, lui il capopopolo. I tempi sono cambiati. Vuole donne, discoteche e droghe, che la vita fatta di orari e responsabilità è brutta e grigia come la nebbia che circonda il Nord Est. È un lavoro elettrico questo “Col sole in fronte”, con un attore da mettere nel novero, che entra di diritto nella lista dei migliori “giovani” sulla scena contemporanea nazionale (…)
brano di Tommaso Chimenti, “Hystrio” tratto dalla recensione dello spettacolo Col sole in fronte

Sospeso fra realismo e astrazione, Maurizio Camilli costruisce uno spettacolo di raffinato equilibrio drammaturgico, collocando il racconto mentale dentro una stanza moderna, con una parete di pannelli apribili, dove cresce la sua insoddisfazione e la sua brama. Dosando energia fisica, toni scherzosi che virano nel cupo e in gesti aggressivi, ci conduce nei meandri dei suoi deliri fatti di ricordi del passato, leggende popolari e sogni di gloria, tutti direzionati verso un’unica idea: sbarazzarsi di chi gli è di ostacolo. Liberando ilarità e oscure pulsioni che ci disarmano e, inaspettatamente, divertono, Camilli sembra renderci complici del suo pensiero e dei suoi atti. E lancia un’allarmante riflessione sul nostro tempo malato.
brano di  Giuseppe Distefano, “Il Sole 24 ore.com” tratto dalla recensione dello spettacolo Col sole in fronte

 

Maurizio Camilli nasce a Valdobbiadene (Treviso) nel 1975. Nel 2000 si diploma all’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine, incontrando negli anni di formazione molti pedagoghi importanti tra cui Danio Manfredini, Jurij Alschitz, Francois Kahn, Eugenio Allegri, Giovanbattista Storti, Francesco Origo, Carlo Boso

Dall’autunno 2000 fa parte de “L’Impasto” -Comunità Teatrale Nomade-, Compagnia fondata e diretta da Alessandro

Berti e Michela Lucenti che lavora con più linguaggi, in particolare la scrittura originale, la parola detta, il canto e la danza, partendo dal tema delle radici culturali del nord Italia

In questo stesso anno inizia grazie al lavoro di Michela Lucenti un profondo percorso di ricerca sul teatro fisico, canto e movimento

A novembre 2000 debutta con L’Agenda di Seattle scritto e diretto da Alessandro Berti e Michela Lucenti e co-prodotto da CRT Milano, Oriente Occidente e Teatro Comunale di Ferrara

Nel luglio del 2001 debutta con Il Quartiere alle Orestiadi di Gibellina, scritto e diretto da Alessandro Berti e Michela Lucenti e co-prodotto da CSS di Udine

Nel 2002 continua la tournée italiana de Il Quartiere e de L’Agenda di Seattle

Nell’estate 2002 debutta con Il Ponte regia e coreografia di Michela Lucenti prodotto da CSS di Udine

Nel 2003 è tra i fondatori del progetto Balletto Civile, un equipe di lavoro per la produzione e la formazione, creata da Michela Lucenti per approfondire l’idea di un proprio teatro totale privilegiando il canto dal vivo originale e il movimento fondato sulla relazione profonda tra gli interpreti.

Dall’inizio del 2003 inizia la residenza a Udine in collaborazione con il CSS Centro Servizi Spettacoli

Ad aprile debutta Psicoshow, scritto e diretto da Alessandro Berti e Michela Lucenti

Nel luglio 2004 debutta al Mittelfest a Cividale con I Topi ideazione e regia Michela Lucenti prodotto con il CSS di Udine

Nel Maggio 2005 debutta KetchupTroiane tratto da le Troiane di Euripide regia e coreografia Michela Lucenti

In ottobre debutta  Salomon ideazione e coreografia di Michela Lucenti

A Novembre 2005 vince il Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti alle arti sceniche come interprete e autore dello studio spettacolo ‘Ccelera!

Nello stesso mese partecipa alla creazione di Disco Pigs di Enda Walsh regia di Valter Malosti coreografie di Michela Lucenti

Nel Luglio 2006 debutta all’ Ortigia Festival I Sette a Tebe ideazione e regia Michela Lucenti

Ad agosto 2006  debutta in forma definitiva ‘Ccelera! (vincitore del Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti alle arti sceniche) scritto e interpretato da Maurizio Camilli

Nel marzo 2007 interpreta Malcolm nel Macbeth di  William Shakespeare di cui Michela Lucenti firma le coreografie con regia di Valter Malosti

Prosegue inoltre nel 2007 la  tournée di ‘Ccelera! scritto e interpretato da Maurizio Camilli

A maggio 2007 debutta nello spettacolo Battesimi ideazione e coreografia di Michela Lucenti

Nell’estate-autunno 2007 è interprete del  Progetto installativo Creature ideazione e coreografia di Michela Lucenti

Prosegue nel 2008 la  tournée di ‘Ccelera! scritto e interpretato da Maurizio Camilli

A giugno 2008 debutta alla Biennale di Venezia Festival Danza nello spettacolo Creatura ideazione e coreografia di Michela Lucenti e drammaturgia di Alessandro Berti

Nell’estate 2008 nel corso dei Festival Aria (Sestri Levante, Palmaria, La Spezia) debuttano  i primi studi dello spettacolo in site specific  Horror Vacui di cui Michela Lucenti firma le coreografie

Dal 2009 con Balletto Civile è in residenza artistica presso Fondazione Teatro Due di Parma.

A gennaio 2009 debutta in forma definitiva lo spettacolo Col sole in fronte di cui è interprete e autore con la messa in scena e scrittura fisica di Michela Lucenti che riceve nel giugno 2010 il Premio Nazionale della Critica ANCT.

A febbraio 2009 debutta nello spettacolo I Prodotti ideazione e regia di Michela Lucenti e Leonardo Pischedda e coreografie di Michela Lucenti, che proseguirà la sua tournée fino ad Aprile 2010.

A inizio giugno 2009 debutta nello spettacolo Animali Vivi ideazione e coreografia Michela Lucenti

Nel giugno 2010 Balletto Civile grazie all’ideazione de L’Ala vince il Creole Prize, Progetto Europeo promosso dall’Università S.Chiara di Siena, che prevede nel corso della stagione 2010/11 la creazione di cinque performance in cinque differenti paesi europei ( Romania, Francia Ungheria, Polonia, Italia ).

A novembre 2010 debutta lo spettacolo L’Amore segreto di Ofelia di Steven Berkoff per la prima volta rappresentato in Italia, messa in scena e interpretazione di Michela Lucenti e Maurizio Camilli.

Nell’inverno 2010 comincia il Progetto Corpo a Corpo che mira alla formazione e costituzione di un nuovo assetto della  compagnia, allargata per affrontare l’allestimento di due nuove produzioni, Woyzeck Ricavato Dal Vuoto e Il Sacro della Primavera che hanno debuttato nel corso dell’estate/autunno 2011

Ambra Chiarello

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Francesco Gabrielli

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Nasce a Perugia il 7 giugno del 1972,
dopo aver lavorato nei primi anni 90’ nella realtà teatrale umbra con le compagnie A.T.M.O e LIMINALIA di Perugia, partecipa al corso di formazione professionale “L’ATTORE AL CENTRO DELL’ATTO CREATIVO” diretto da Ingemar Lind, direttore artistico dell’ ISTITUTE FOR SHENKOST di Stoccolma, in residenza al TEATRO DELLE ROSE di Pontremoli (MC), sostenuto dalla regione Liguria e dalla Comunita’ Europea. Prosegue la sua attività di formazione studiando con:

NICOLAY KARPOV, regista ed insegnante di movimento scenico al GITIS di Mosca, partecipando all’ allestimento de “IL MATRIMONIO” di GOGOL, sempre per la regia di NICOLAY KARPOV, spettacolo di fine triennio della scuola LA COMETA e prodotto dal Teatro LA COMETA di Roma.

TINA NIELSEN, attrice dell’ODIN TEATRET, Danimarca, con la quale partecipa all’ allestimento dello spettacolo “THE END” presentato al Teatro ODIN TEATRET di Holstrebo, Danimarca.

CESAR BRIE, attore e regista del TEATRO DE LOS ANDES, Bolivia.

LINO CAPOLICCHIO, attore e regista, insegnate di recitazione della NUOVA UNIVERSITA’ DEL CINEMA di Roma , della quale frequenta il corso di recitazione.

DANIO MANFREDINI, attore e regista.

RAFFAELLA GIORDANO, coreografa e danzatrice, della quale frequenta i corsi tenuti a Cortona (AR) presso l’ associazione SOSTA PALMIZI.

BRUNO de FRANCESCHI con il quale studia voce e canto dal 2001, partecipando in qualita’ di danzatore allo spettacolo “RAPPRESENTAZIONE ET ESERCIZIO” di Domenico Guaccero (2003).

NEL 1999 entra a far parte della comunita’ teatrale nomade “ L’ IMPASTO “, di ALESSANDRO BERTI e MICHELA LUCENTI, producendo gli spettacoli: L’AGENDA DI SEATTLE (prodotto dal TEATRO STABILE di FERRARA e dal C.R.T di Milano), IL QUARTIERE, PSICOSHOW (prodotti dal CENTRO SERVIZI SPETTACOLO di UDINE).

Nel 2003 termina la sua collaborazione con L’ IMPASTO e fonda insieme a Michela Lucenti la compagnia “ IL BALLETTO CIVILE “, assistendola in qualità di attore e danzatore nell’ambito dell’attività’ pedagogica (danza, movimento scenico) e performativa, partecipando agli spettacoli: IL CORPO SOCIALE, KECTHUP-TROIANE, SALOMON, BATTESIMI (produzioni C.S.S di Udine). Parallelamente all’attività’ svolta nel BALLETTO CIVILE, interpreta per la regia di Valter Malosti  e per la coreografia di Michela Lucenti:

Passo a due con Michela Lucenti in “ THE SOUND OF VOICE “ di PHILIP GLASS, produzione del TEATRO PICCOLO REGIO  di TORINO (2004) ,

il ruolo di CRISTO in  ECCE HOMO “ di NIETZCHE, produzione del FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI (2006) ,

il ruolo di STREGA nel “ MACBET “ di SHAKESPEARE produzione del TEATRO STABILE di TORINO (2007).

Nel giugno 2008, partecipa allo spettacolo “ CREATURA “ per la regia di ALESSANDRO BERTI e MICHELA LUCENTI; prodotto dalla BIENNALE VENEZIA DANZA e presentato al TEATRO delle VERGINI nella rassegna “BEAUTY” di ISMAEL IVO.

Dal luglio 2008 riprende a studiare danza con Raffaella Giordano , Claude Coldy, Antonella Bertoni e Michele Abbondanza , voce e canto con Bruno de Franceschi.

Nell’ ottobre 2008 partecipa alla fiction “MEDICINA GENERALE” per la regia di LUCA RIBUOLI, con il ruolo di protagonista di puntata nel personaggio di MICHELE TALENTI.

Nel giugno 2009 partecipa alla produzione di danza della compagnia Abbondanza e Bertoni  dal testo di Ceronetti “ MASSA E POTERE”, presentata in forma di studio al Festival DRODESERA della passata edizione.

Nell’ agosto 2009 entra a far parte della produzione del TEATRO STABILE DELL’ UMBRIA  e dell’ E.R.T di Modena “ EREMOS “. diretta da Teodoro Terzopulos,
per la riscrittura del testo di Carlo Michelstaedter, LA PERSUASIONE E LA RETORICA,
presentata al TEATRO CUCINELLI di Solomeo (PG) ed alla ROCCA di VIGNOLA per le VIE DEI FESTIVAL, Modena.

Nel Febbraio 2010 entra a far parte della produzione di teatrodanza “FURORE” diretta da FRANCESCA LETTIERI ed inspirato al dipinto “IL BUONO E IL CATTIVO GOVERNO” del Lorenzetti, debutto al TEATRO DEI RINNOVATI, il 22 marzo 2010, Siena.

Nel maggio 2010 debutta con il solo di teatro-danza LIBERA CACCIA per la regia di Michela Lucenti, presentato al museo MADRE di Napoli nella chiesa DONNA REGINA VECCHIA nella rassegna di danza AVVICINAMENTI a SCAMPIA

Luglio 2010,  partecipa al laboratorio- performance diretto dal TEATRO DE LOS SENTIDOS ed ENRIQUE VARGAS

IL VIAGGIO DELL’ UVA”  nel FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MONTALCINO 2010.

SETTEMBRE 2010,  debutta in prima nazionale al FESTIVAL DI BENEVENTO XXXI EDIZIONE, direzione artistica Giulio Baffi, con il solo di teatro fisico “ LIBERA CACCIA”,regia MICHELA LUCENTI.

Ottobre 2010, entra a far parte della compagnia CORPO A CORPO / BALLETTO CIVILE, diretta dalla coreografa-regista Michela  Lucenti, corso di alta specializzazione sostenuto dal TEATRO DUE di Parma.

-Incontra registi come Antonio Latella, Max Farau, Alessandro  Berti, Andrea Battistini, con i quali inizia percorsi di messa in scena di opere varie.

MAGGIO 2011, debutta al TEATRO DUE di PARMA con gli spettacoli “WOYZECK” dI Georg

Buchner ed il “SACRO DELLA PRIMAVERA” su musica di Strawinsky (La Sagra della Primavera), entrambi per la regia e coreografia di Michela Lucenti,

prodotti dal TEATRO DUE di Parma.

GIUGNO 2011, partecipa in qualita’ di performer al progetto europeo “L’ ALA”  diretto da BALLETTO CIVILE ed ALESSANDRO BERTI, in occasione del Festival di Teatro “VOCI DI FONTE 2011”, Siena.

AGOSTO 2011, debutta con lo spettacolo “ LE BACCANTI “ di Euripide nel festival LUNATICA 2011, Pontremoli (MC)per la regia di Andrea Battistini, coreografie Michela Lucenti.

GENNAIO  2012,  debutta con lo spettacolo “ NON SI UCCIDONO COSI’ ANCHE I CAVALLI ?! , dal romanzo di Horace McCoy, per la regia di Gigi Dall’ Aglio, scrittura fisicaMichela Lucenti, prodotto dal TEATRO DUE di Parma.

Attualmente  e’ socio fondatore della compagnia “ IL BALLETTO CIVILE “ diretta da Michela Lucenti ed in residenza al TEATRO DUE di Parma. 

ATTIVITA’ DIDATTICA:

In relazione alla sua attività di danzatore ed attore ha insegnato danza e movimento scenico all’università’ dello spettacolo di Brescia (2005),

alla SCUOLA POPOLARE di UDINE ( 2003-06),

alla scuola per attori del TEATRO STABILE di TORINO ( 2007-08) E NEGLI STAGES ORGANIZZATI DALLA COMPAGNIA IL BALLETTO CIVILE.

Emanuele Braga

emanuele-bragaSi forma all’accademia Quelli di Grock a Milano, si laurea in filosofia, segue diversi maestri nel campo della danza contemporanea come Pippo Del Bono, Abbondanza Bertone, continua anche una ricerca nel campo della teoria e dell’arte visiva. Entra nella compagnia Quelli di grock per breve tempo. diventa poi membro della compagnia L’impasto, per poi fondare Balletto Civile, in cui è interprete, ideatore, insegnante. E’ particolarmente attivo nella ricerca di modi alternativi di produrre e mostrare l’atto performativo, cercando collaborazioni con l’urbanistica, l’arte contemporanea e l’impegno sociale. vive e lavora fra Milano e Berlino.

Emanuela Serra

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Nucleo Stabile

Andrea Capaldi

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Nel 2005 si diploma presso l’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” sotto la guida di Lorenzo Salveti e Mario Ferrero. Frequenta le Masterclass tenute da Luca Ronconi, Lev Dodin e Vassiliev e laboratori tenuti da Eugenio Barba, Peter Clough, Nicoloaj Karpov e Emma Dante (Cani di Bancata – Roma Teatro Palladium – Aprile 2005).

Durante il periodo accademico lavora con Giuseppe Rocca in La pazzia di Orlando dove recita nella parte di Orlando, con Domenico Polidoro in “Nathan, il Saggio” di P.D’Andrea da Lessing, con Maricla Boggio in “Matteotti, l’ultimo discorso” nella parte di Benito Mussolini, con Rosa Masciopinto in “Poiesis” su drammaturgia degli attori stessi, con Mario Ferrero in “Crimini e Misfatti” su testi di Alfieri e Eugene O’Neill, con Attilio Corsini in “Non tutti i ladri vengono per nuocere” di Dario Fo, con Lorenzo Salveti in “A Solo 2005” su “Scene da un matrimonio” di I. Bergman nella parte che nel film era interpretata dal grande attore Erland Josephson.

Appena diplomato è chiamato a Torino da Luca Ronconi per interpretare Menelao nel “Troilo e Cressida” di W.Shakespeare e un’altra piccola parte ne “Lo Specchio Del Diavolo”di Giorgio Ruffolo.
Dopo Torino torna a Napoli, sua città natale, dove debutta nella prima regia di Tommaso Tuzzoli.Lo spettacolo, prodotto dal NuovoTeatroNuovo, è “I Re”  di Julio Cortàzar.

Nel 2006 lavora con altri due giovani registi diplomati all’Accademia: con Carlo La Greca in “Amicizia” di E.De Filippo dove recita nella parte di Bartolomeo; e con Andrea Baracco in “Trilogia, secondo atto” testo adattato dall’originale di Max Frisch.Del 2006 è anche “Hospitality Suite”  con la regia di Danilo Nigrelli andato in scena al Piccolo Eliseo di Roma e al Teatro Sala Fontana di Milano.

Nel 2007 torna in scena con Tommaso Tuzzoli alla regia ne “Il Sentiero dei Passi Pericolosi” di M.M.Bouchard sempre prodotto dal NTN di Napoli. Nello stesso anno lavora inChe Tragedia! di EgumTeatro (Annalisa Bianco e Virginio Liberti), in E, ù carestia? di Benedetto Sicca, e in “Amleto” di Giuseppe Marini.

Nel 2008 frequenta la XVII edizione de La Nouvelle Ecole des Maitres diretta da Franco Quadri e tenuta dal Maestro Enrique Diaz.
Nello stesso anno debutta al Teatro Elfo di Milano in Blasted di Sarah Kane per la regia di Elio De Capitani.

Nel 2009 continua la collaborazione con Tommaso Tuzzoli debuttando in Risveglio di Primavera di Franz Wedekind e in Questo Figlio di Joel Pommerat. Lavora inoltre con Giuseppe Provinzano (SuttaScupa) in Radio Hamlet e con Alessandra Asuni in Studio Edipo.

Nel 2010 con lo spettacolo Football, Football di Haris Pasovic  debutta al Singapore Art Festival per poi partecipare al Napoli Teatro Festival e replicare a Sarajevo e in Sud Africa.
Nello stesso anno lavora con Benedetto Sicca ne Il Principe Jorgos da Katzelmaker di Fassbinder e in Bizarra a Roma di Rafael Spregelburd con la regia di Manuela Cherubini.

Sempre nel 2010 inizia la collaborazione con Balletto Civile partecipando al progetto Corpo a Corpo presso il Teatro Due di Parma.

Nel 2011 con Balletto Civile debutta ne Il Sacro della Primavera (produzione Balletto Civile), nel Woyzeck – ricavato dal vuoto (produzione Teatro Due / Balletto Civile), entrambi diretti da Michela Lucenti, e ne Le Baccanti di Andrea Battistini con la scrittura fisica di Michela Lucenti.

Nel 2012 lavora in Non si uccidono così anche i cavalli? per la regia di Gigi Dall’Aglio e la scrittura fisica di Michela Lucenti (produzione Teatro Due/ Balletto Civile).

Giulia Spattini

giulia-spattini

Alessandro Pellecchi

Fabio Bergaglio

Demian Troiano

Natalia Vallebona

Collaboratori

Collaborano

disegno luci
Stefano Mazzanti
Tiziano Scali
Luca Bronzo

collaborazioni musicali
Mauro Montalbetti
Alessandro Berti

collaborazioni video/fotografiche
Francesco Carbone
Uovoquadrato
Lucrezia Le Moli
Pietro Bandini
Giuseppe Di Stefano
Max Malatesta
Marco Caselli Nirmal
Valeria Tomasulo
Francesca Laureri

collaborazioni drammaturgiche
Alessandro Berti

collaborazione web
Nicola Gatti

Co-Produttori, Sostegno, Residenze
Fondazione Teatro Due
Teatro di Castalia
Scena Nuda
Dialma Ruggiero La Spezia

Collaboratori per progetti
di formazione e interazione territoriali

Università di Siena

Hanno collaborato in scena

Massimiliano Frascà
Yuri Ferrero
Damiano Madia
Stephane Were
Churchill Wandanda
Alberto Bellandi
Yui Kawaguchi
Lino Musella
Giovanni Battista Storti
Marco Rogante
Alberto Cacopardi
Rossella Biolo
Claude Gerster
Giulio Budini
Maurizio Lucenti
Renato Cravero
Ambra Senatore
Francesca Brizzolara
Lisa Pugliese
Tony Ceschia
Alice Conti
Asamba Peter Willis Kuria
Onaacha Erik Odida
Agero Nicholas Onyango
Raudo Hamphrey Omondi
Bernardo Cecioni
Marta Bevilacqua

Hanno collaborato

disegno luci
Stefano Mazzanti
Tiziano Scali

collaborazioni musicali
Terroritmo
Massimo Carozzi
Stefano Pilia
Alessandro Berti
Didie Caria
Luca Andriolo
Daniela Cattivelli
Fabio Padovan

collaborazioni video/fotografiche
Ilaria Turba
Marzia Migliora
Uovoquadrato

collaborazioni drammaturgiche
Andrea Malpeli
Alessandro Berti
Leonardo Pischedda
Silvia Corsi

costumi
Federica Genovesi

collaboratori alla messa in scena
Pietra Selva Nicolicchia
Alessandro Berti
Leonardo Pischedda
Valerio Binasco

Co-Produttori, Sostegno, Residenze
CSS Teatro Stabile d’Innovazione del FVG
Teatro Eliseo di Roma
Teatro Fondamenta Nuove di Venezia
Teatro Perempruner
Biennale di Venezia
Artificio23
Teatro DUE

Collaboratori per progetti di formazione e interazione territoriali
Santa Chiara Graduate School of the University of Siena, Centre Culturel Français de Cluj-Napoca, laLut /Festival Voci di Fonte (Siena, Italy) ,Festival Errances (Conques, France),Laterna Magica (Budapest, Hungary), Poleski Art Center and AHE (Lodz, Poland).
Università Dams di Brescia
Scuola Teatro Stabile di Torino
CSS Teatro Stabile d’Innovazione del FVG
Talentho di Modena
ETI ente teatrale italiano

Metodo

Parto dal corpo, non precisamente dalla danza.
Il movimento codificato, che richiede qualsiasi tipo di danza, presuppone una coscienza del corpo e molto spesso dobbiamo chiederci come per l’attore e il danzatore si possa raggiungere questa coscienza del corpo che ci permetterà poi di accedere alla tecnica interpretativa e di conseguenza al senso dell’azione.

Il punto fondamentale è la calma, cioè un’accettazione del momento presente in cui ci si trova, i nostri corpi sono una mappa di quello che viviamo e pensiamo, e non possono nascondere per molto tempo le trappole emotive e intellettuali in cui ci incastriamo.
Si dice molto spesso che un bravo attore debba essere svuotato, pronto ad essere riempito da qualcosa di diverso da sè, questa affermazione è un ossimoro, come può una creatura vivente e pensante essere vuota, non potrà mai esserlo, potrà imparare ad essere cava, cioè a conoscere così bene se stessa da far entrare altro, facendolo appoggiare al proprio sè, cioè a far sì che il proprio pensiero e soprattutto il proprio corpo diventi un involucro forte, pronto ad accogliere un’interpretazione, ma sempre raccolta dal proprio sè.

Questo concetto in apparenza complicatissimo è in realtà molto semplice.
Il performer a differenza del musicista ,del pittore non veicola il suo senso attraverso uno strumento altro da sè, ma decide di farsi esso stesso strumento e quindi la sua materia di lavoro non può essere altro che il suo corpo.
E questo naturalmente vale allo stesso modo per l’attore e per il danzatore, anche se questo concetto è ancora molto lontano nell’ambito culturale italiano, come se un attore potesse prescindere dal suo corpo e un danzatore dall’intenzione e dal pensiero, pensate che assurdità, eppure qualcuno si ostina ancora a tenere separate le cose, ma credo che noi non dobbiamo più occuparci di combattere questo pensiero ed entrare a piedi pari nell’era moderna.

Pensate semplicemente a quando qualcuno ci stimola o ci emoziona parlando ad una conferenza, non si limiterà a parlare di un argomento specifico, ma se conquisterà la platea lo farà con la sua umanità, dando la possibilità a chi ascolta di sentirsi partecipe, e che cosa è questa umanità se non la possibilità di cogliere da parte di chi ascolta l’uomo e la vita che sostiene il grande viaggio che il filosofo o lo scienziato o il medico o il politico o il religioso stanno facendo?

Il teatro in quanto atto comunitario vive delle stesse leggi. Che cos’è un Otello senza intuire la peculiarità della persona che lo sta interpretando o perchè ascoltare le variazioni di Bach vedendo qualcuno che si muove senza capire il pensiero con il quale il danzatore le sta interpretando, allora molto meglio leggersi Shakespeare o ascoltare Bach da soli per filtrarli dalla nostra stesso pensiero e dal momento emotivo che stiamo vivendo.

A questo punto basterebbe pensare che il lavoro di un interprete è assolutamente un lavoro di sfogo fisico ed emotivo totalmente autoreferenziale, ma chiaramente non è così e qui entra in campo una riflessione appunto sulla metodologia che si può applicare per lavorare con rigore ad un processo di verità.

Partire dal corpo per me significa provare a partire dalla verità, e molto spesso la verità su di noi ce la fanno scoprire gli altri. Tentare un’attivazione del corpo e del senso, (perchè non c’è nessun movimento che non produca in chi lo compie un pensiero, anche irrazionale) attraverso uno spostamento del pensiero dal sè, cioè occupandosi realmente di un altro corpo.

Dopo quasi vent’anni di insegnamento (perchè a ventanni ho cominciato ad avere i primi ingaggi come insegnante) ho capito che per me era fondamentale sia con gli attori che con i danzatori partire e stare a lungo sullo studio molto semplice di attivo -passivo. Un esercizio fisico che consiste nel far compiere all’altro, attraverso un’impulso, un piccolo spostamento fisico, e subito dopo accettare che l’altro stimoli te con un impulso che tu dovrai elaborare prima di intervenire nuovamente sull’altro. Su questo stupido esercizio c’è materia di lavoro per anni, perchè contiene moltissimi elementi dell’arte del fare teatro.

Saper condurre senza violenza con delle idee sceniche.
Lasciarsi condurre veramente, quindi sorprendersi.
Capire che essere passivo contiene un’attività.
Sapere che essere attivo contiene una passività.
Porsi in uno stato d’ascolto totale in entrambe le posizioni.
Pensare che il dialogo contiene respiro per essere organico.
Imparare a non fare male e a non farsi male.
Avere un corpo pronto fisicamente allenato all’imprevisto.

Avere una mente duttile alla novità e continuamente all’invenzione.
Saper accogliere anche quando si rifiuta, o si è violenti, imparando il grande gioco del teatro. Saper tenere a bada le proprie emozioni perché c’è qualcosa di più urgente e pericoloso di cui occuparsi (magari sostenere l’altro che sta per cadere).
Ascoltare le proprie emozioni che ci vengono dall’azione e non da qualcosa di pregresso.
Ecco questi sono solo alcuni degli elementi su cui si può ragionare attraverso questo esercizio fondamentale di relazione.

Quello che ho imparato è che esercitarsi alla relazione è centrale nell’allenamento dell’attore e del danzatore, è il principio base su cui si fonda un’equipe di lavoro, ogni spettacolo non è altro per me che un progetto comunitario, un gruppo di persone che hanno un obiettivo che devono perseguire ogni sera (che è poi raccontare una storia e per me è indifferente che la storia sia e solo fisica o con canti e parole) e l’obiettivo deve essere mantenuto vivo attraverso una prontezza fisica e mentale che rende ogni sera imprevista perché ogni sera le persone che condurranno l’azione saranno diverse, quindi anche se il materiale testuale o fisico sarà disegnato alla perfezione, ecco che entra in gioco l’umanità, quella di cui facevamo l’esempio prima immaginando lo scienziato alla conferenza, quell’allenamento di metodo che renderà pronti gli interpreti ad ascoltarsi realmente ogni sera, costruendo partiture che non si possono fare senza attenzione e senza coscienza, facendo sì che ogni sera sia speciale, insomma diversa, viva e che quindi includa chi guarda, che non assisterà al discorso specifico ma a qualcosa che pur essendo specifico, li farà sentire inclusi perché parte di un discorso universale cioè la relazione tra creature.

E l’interprete quindi non può andare in scena da solo?
Può farlo, per me passando attraverso un percorso di lavoro fortemente comunitario, che già implica un grande lavoro su di sé. E’ necessario aggirarsi per lavorare su di sé con onestà, senza bleffare, quindi occorre aver esercitato con tanta generosità l’ascolto e avere tanta esperienza.
Ma sul lavoro da soli parleremo in altro capitolo.

Michela Lucenti