Formazione
Laboratori
Ripartiamo dall’elemento più semplice, la presenza.
Il nostro corpo, libero da posture scorrette, riscopre la possibilità e la forza di esprimersi e di relazionarsi allo spazio e agli altri.
La presenza consapevole del proprio corpo e della propria voce, elementi fondamentali per lavorare in scena usando il linguaggio del teatro fisico totale.
Dopo un training fisico-vocale ci si concentra in un ascolto totale degli altri, lavorando su esercizi di relazione con gli altri corpi, cercando di entrare in rapporto senza necessariamente lavorare sul contatto. Si studiano elementi molto semplici: il respiro, il gesto, per poi tentare l’azione attraverso la relazione danzata e l’emissione vocale.
Corpo e voce dunque sempre assolutamente “presenti” alla ricerca di un possibile linguaggio, dove diventa indispensabile passare attraverso uno sguardo nuovo e lucido, attraverso una generosità e un coraggio frontali.
Informazioni sui prossimi laboratori
>> formazione@ballettocivile.org
L'altro da me
C‘è qualcosa di necessario in un corpo che si muove.
L’urgenza di ognuno emerge lottando contro limiti, paure, inibizioni.
Lontano da una danza eseguita il corpo è consapevole e necessita solo di un vettore in cui incanalare la sua energia espressiva.
Il vettore è l’altro.
Attraverso l’altro percepiamo il nostro spazio, nella risposta ai suoi stimoli, nell’obbligo ad ascoltare, ad ascoltarci.
Attraverso il respiro e il gesto arriviamo all’azione.
Attraverso la relazione con l’altro arriviamo ad una danza concreta, comunitaria.
L’altro è un estraneo che ci serve comprendere, per evolvere.
I corpi si parlano e ricercano naturalmente, istintivamente una verità.
Lasciamo che il movimento accada.
Occupiamoci di rimanere lucidi e presenti.
Attraverso il lavoro sulla relazione, respiro, intenzione, risvegliamo una lucidità che ci permette di aderire profondamente alle sorgenti della nostra creatività.
Rendiamo consapevole il nostro corpo, la nostra voce, ricercando il linguaggio di un teatro fisico autentico.
Sulla base di un percorso collettivo mettiamo il corpo al centro di tutto.
Ripartiamo dal corpo.
È questa lucida presenza del danzatore/attore, la sua trasparente intelligenza, l’obiettivo necessario ed essenziale della nostra pedagogia, dove attraverso l’incontro di più tecniche, dalla danza per azioni fisiche al canto in azione alla parola, ci si avvicina al teatro musicale ed alla coscienza di un autonomo progetto drammaturgico.
Michela Lucenti