Hamlet Puppet
Cantò con un filo di voce, una voce che veniva da un corpo non suo, dissotterrato..
Fleur Jaggy
Progetto sonoro per spaventapasseri e chitarrista.
Immagino un’ installazione vera e propria, una sonicsphere, un flusso continuo dal quale nascono delle songs come ritornelli che ci rimangono in testa. Sul fondo: sfondo bianco/schermo sul quale vengono proiettato film di campi arati.. un microfono che pende e uno spaventapasseri nascosto da un cappellaccio, nelle mani due fascine.. poi si sveste e divento un ometto con i baffi.. Davanti il musicista / performer come se fossimo in radio a registrare.. .. Chi sei che usurpi quest’ora notturna.… Amleto fantoccio del Teatro e figura esistenziale per eccellenza, prendiamo solo alcuni momenti dei suoi monologhi e ne facciamo un disco alla Nik Cave… con tanta musica rock noise alternativa, ma con qualcosa che ti può anche rimanere in testa, dei refrain semplici dentro una musica istintiva con una base colta di testo….. Se questa mia troppo solida carne potesse sciogliersi in rugiada.… come insipidi e inutili mi appaiono le piatte convenzioni di questo mondo…..
Amleto non guarda il mondo dall’esterno come uno spaventapasseri? Noi artisti non siamo un po’ la stessa cosa? Il peso dei padri non ricade su ognuno di noi? E quante volte ci chiediamo se sia meglio essere o non essere, forse dormire. .. mio padre riflesso nell’occhio della mia mente…. una performance che unisce musica, recitazione e danza, fuse insieme e tese a un medesimo scopo: riflettere sull’essenza della vita e dell’arte. Anche questa volta si partirà dal vuoto, il corpo e il suono nel vuoto.
Essere o non essere, è ancora questo il problema?
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di e con Michela Lucenti
e con Michele Calcari
immagini Giorgina Pi
musiche di Paolo Spaccamonti
supervisione sonora Valerio Vigliar
assistente alla creazione Maurizio Camilli
produzione Balletto Civile – Bluemotion/Angelo Mai
con il sostegno del Ministero della Cultura – MIC